25 Aprile 2024

7. San Vittore del Lazio

La nascita di San Vittore del Lazio
La nascita dell’attuale paese è fatta risalire al processo d’incastellamento e al ripopolamento effettuato dai monaci di Cassino nel X secolo, dopo le distruzioni saracene, ma la presenza umana nel territorio è sicuramente anteriore. In zone montane si sono trovati imponenti resti di una cinta muraria, attribuita alla città sannita di Aquilonia; in diversi luoghi del territorio comunale, sia in collina che nell’area pianeggiante, sono stati trovati resti di antiche costruzioni, forse di villaggi, templi e ville rustiche, risalenti all’epoca romana.
Ma la storia del sito data a partire dall’anno Mille: la più antica menzione del castello è in un documento cassinese del 1057, nel quale si riconosceva la giurisdizione dei benedettini sul centro. Malgrado qualche dissapore risalente al XIV secolo sui rapporti feudali, i sanvittoresi furono sempre fedeli all’abbazia.
I Sanniti e l'archeologia
Si identificano nel territorio comunale, precisamente in località Marena-Falascosa, molti resti di mura megalitiche, eretti probabilmente dai Sanniti, identificati con le mura di Aquilonia; la cinta muraria è lunga circa un chilometro e mezzo snodandosi sul pendio Ovest del Monte Sammucro.L’importanza strategica del sito e l’imponente cinta muraria dell’oppidum sannitico fanno accreditare l’ipotesi che la città di Aquilonia sia stata ubicata proprio nel territorio di San Vittore. La sua storia si concluse nel 293 a.C. dopo una memorabile battaglia contro gli eserciti romani che coinvolse tutte le comunità sannite, una sorte che anticipò nel tempo quella di Cartagine più di due secoli dopo, facendo forse dichiarare dal Senato romano la stessa tremenda frase: “Aquilonia delenda est”. Sono stati rintracciati nel territorio comunale di San Vittore varie testimonianze pre-romane e romane oltre la cinta muraria.

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